ReForumUdine25 ospita Cristina Amirante, Assessore alle Infrastrutture del Territorio del Friuli Venezia Giulia
ReForumUdine25 ospita Cristina Amirante, Assessore alle Infrastrutture del Territorio del Friuli Venezia Giulia
Nel corso del Convegno Nazionale ReForumUdine25, tenutosi a Udine, ha preso la parola l’Ing. Cristina Amirante, Assessore alle Infrastrutture del Territorio della Regione Friuli Venezia Giulia, che ha illustrato la strategia regionale per la rigenerazione urbana. Il suo intervento ha messo in luce elementi chiave del mercato immobiliare locale, offrendo spunti rilevanti per operatori e investitori del settore.
Un mercato residenziale dominato dalla proprietà
L’assessore Amirante ha aperto il proprio intervento evidenziando un dato strutturale della regione: circa il 78% della popolazione vive in una prima casa di proprietà. Questo dato conferma una forte tradizione abitativa orientata alla proprietà, ma al tempo stesso segnala un’offerta di locazione decisamente più contenuta rispetto ad altre realtà italiane. Secondo Assessore, la scarsità di alloggi in affitto penalizza l’attrattività del territorio soprattutto per coloro che arrivano da fuori regione per motivi professionali, come ad esempio un insegnante di prima nomina o un docente universitario.
Ha inoltre richiamato l’attenzione sui giovani, che mostrano minore predisposizione all’acquisto immediato di casa e desiderano maggiore mobilità. In un contesto locativo poco dinamico, la disponibilità di canoni convenzionati diventa una leva fondamentale per rimanere competitivi. Amirante ha fatto riferimento anche alle aree sensibili — ad esempio nei comuni vicini alla base di Aviano — dove l’offerta di affitti “tradizionali” è alterata da affitti brevi e da condizioni di mercato meno favorevoli.
Opportunità nel patrimonio sfitto e sottoutilizzato
Un altro passaggio significativo dell’intervento riguarda il patrimonio immobiliare esistente: “il 25% degli alloggi è sfitto o sottoutilizzato”, a livello regionale. Nelle città la percentuale scende a circa il 18%. Secondo l’Assessore, ciò significa che esiste un ampio “serbatoio” di immobili da rimettere in gioco: la rigenerazione urbana non è solo una questione di nuova costruzione ma soprattutto di riuso e valorizzazione dell’esistente. Attraverso interventi mirati, è possibile riportare vita nei centri urbani, combattere il degrado e dare impulso a un rinnovamento sociale ed economico.
Legge 8/2025: gli obiettivi strategici
La Regione ha fatto leva sulla recente Legge 8/2025, definita “legge quadro”, allo scopo di indirizzare i bandi verso la rigenerazione urbana. L’Ass. Reg. Amirante ne ha illustrato i cinque obiettivi principali:
1. Promuovere la rigenerazione urbana del patrimonio edilizio esistente
2. Eliminare o ridurre il consumo di suolo
3. Raggiungere gli obiettivi del piano energetico
4. Contrastare il calo demografico
5. Dare risposta ai bisogni abitativi nelle fasce di popolazione più fragili (es. ISEE < 25 000 €)
In particolare è emerso come uno dei focus sia elevare la qualità energetica degli edifici: molti degli alloggi sottoutilizzati rientrano nelle classi energetiche F-G e necessitano quindi di un intervento strutturale per essere rimessi sul mercato con appeal.
I bandi attivi: Articolo 2 e Articolo 3
L’ Ass. Reg. Amirante ha fatto riferimento a due principali tipologie di bandi attualmente attivi:
Bando Articolo 2
scaduto il 6 ottobre, ha raccolto 2.717 domande. Consente la trasformazione di immobili (anche di destinazione commerciale, direzionale o produttiva) in residenziali, con un contributo a fondo perduto di 60.000 Euro (pari al 50% della spesa). La condizione premiale: destinare almeno un alloggio a canone convenzionato per cinque anni. Il budget iniziale è di 30 milioni Euro, di cui circa 9 milioni già richiesti, con stime di copertura del 30-40% delle domande (900-1.000 nuovi alloggi).
Bando Articolo 3
aperto fino al 2027, è un bando a sportello che finanzia interventi di efficientamento energetico (cappotto termico, serramenti, isolamento tetto) con contributo del 50%, massimale 12.000 € per intervento, e limiti €/m² per evitare distorsioni di mercato. Le domande risultano fluttuare attorno a 1,8 milioni Euro al mese.
Questi strumenti offrono opportunità concrete agli attori del settore immobiliare: dal privato proprietario all’impresa. La Regione ha inoltre annunciato che dal 2026 verranno attivati nuovi bandi specifici per imprese e professionisti, volti a rigenerazioni urbane “pesanti” (palazzine, isolati, aree produttive dismesse) con contributi più consistenti in esito all’accordo con la Commissione Europea sul tema del de minimis.
Pianificazione urbanistica e semplificazione amministrativa
Un punto centrale dell’intervento riguarda gli strumenti urbanistici. L’assessore ha sottolineato come la rigenerazione non possa basarsi solo sugli incentivi ma richieda anche un adeguato quadro di pianificazione. La Regione sta innovando il proprio approccio rendendo meno gravosa l’attività dei Comuni, ad esempio rendendo facoltativo il piano struttura nei comuni più piccoli, e concedendo premialità e strumenti perequativi nei piani regolatori. Casi pratici come quello di Pordenone dimostrano che con indici volumetrici aumentati (es. da “indice 3” a “indice 4/5”) si possono attivare interventi in aree da decenni ferme. Questo mix tra semplificazione procedurale, strumenti urbanistici adeguati e incentivi economici crea un contesto favorevole per lo sviluppo di progetti di rigenerazione: non solo residenziale, ma anche commerciale e direzionale.
Implicazioni per il mercato immobiliare regionale
Dal punto di vista degli operatori immobiliari, l’intervento dell’Assessore Amirante fornisce tre takeaway fondamentali:
Offerta locativa da potenziare
L’alta quota di proprietà abitativa e la scarsa offerta in affitto rappresentano una criticità, ma anche un’opportunità. I progetti che prevedono alloggi in affitto a canone convenzionato rispondono a una domanda specifica e crescono in valore strategico.
Rigenerazione dell’esistente come leva di sviluppo
Il patrimonio sottoutilizzato e con classe energetica bassa è un target preferenziale. Interventi in detta direzione possono generare ritorni significativi soprattutto se supportati da contributi pubblici e dalla semplificazione normativa.
Pianificazione e incentivi come driver essenziali
Non basta intervenire sul singolo edificio. Il contesto urbanistico e normativo deve supportare lo sviluppo. Chi opera nel mercato deve valutare con attenzione non solo il “che cosa”, ma anche il “dove” e “come” intervenire per massimizzare risultati e compatibilità normativa.
L’intervento di Cristina Amirante al ReForumUdine25 ha evidenziato come la Regione Friuli Venezia Giulia stia dotando il mercato immobiliare di strumenti concreti per favorire la rigenerazione urbana e affrontare sfide abitative e demografiche. Per chi opera nel settore — sviluppatori, investitori, agenzie immobiliari — il messaggio è chiaro: la rigenerazione urbana rappresenta non solo un dovere sociale, ma un’opportunità strategica.
Conclusioni
In un contesto in cui la rigenerazione urbana, la pianificazione strategica e gli incentivi pubblici stanno ridisegnando il futuro del mercato immobiliare friulano, diventa fondamentale affidarsi a professionisti capaci di interpretare correttamente norme, opportunità e trend.
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