ReForumUdine25 ospita Filippo Castellani, COO della Castellanimpianti e Consigliere GGI Udine
ReForumUdine25 ospita Filippo Castellani, COO della Castellanimpianti e Consigliere GGI Udine
ReForumUdine25 ospita Filippo Castellani COO di Castellanimpianti e Consigliere del Gruppo Giovani Imprenditori di Udine. Il suo intervento esplora l’evoluzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili e il loro ruolo nel futuro del mercato immobiliare friulano. L’argomento è centrale perché unisce sostenibilità, innovazione e vantaggi economici per imprese, cittadini e pubblica amministrazione. Il relatore mostra un percorso chiaro che parte dal contesto energetico attuale e arriva alle opportunità future per il territorio.
L’aumento della produzione da fonti rinnovabili rappresenta un segnale importante. Dal 2006 al 2023 la copertura del fabbisogno energetico da rinnovabili è cresciuta in modo significativo. L’obiettivo europeo punta al 65% entro il 2030. Questa crescita stimola nuovi modelli di produzione e consumo, tra cui le Comunità Energetiche. Queste realtà promuovono l’autosufficienza e riducono l’impatto ambientale attraverso la condivisione dell’energia prodotta localmente.
Le fonti rinnovabili in Italia mostrano una struttura diversificata. L’idroelettrico copre il 41%, il solare il 31%, l’eolico il 17%, mentre bioenergie e geotermico completano il quadro. Il solare registra la crescita più rapida anche grazie alle Comunità Energetiche. Dal 2019 sono stati installati 6.700.000 kilowatt di nuova potenza. Questo incremento nasce dalla grande accessibilità del fotovoltaico, che non richiede vincoli geografici ed è facilmente installabile su abitazioni e capannoni.
Comunità Energetiche: innovazione locale e vantaggi immediati
Castellani chiarisce cosa sia una Comunità Energetica. Una CER è un’associazione composta da cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni che collaborano per condividere l’energia rinnovabile prodotta localmente. Lo scopo è ridurre sprechi, aumentare l’autoconsumo e migliorare la sostenibilità del territorio. Ogni comunità opera entro un’area geografica limitata collegata alla stessa cabina primaria.
In Italia le CER sono regolate dal 2019 e oggi contano 212 comunità attive, con 326 impianti installati e 18.000 kilowatt di potenza complessiva. La loro struttura si basa su due figure principali: i produttori e i consumatori. I produttori beneficiano dell’autoconsumo e ricevono un incentivo aggiuntivo pari a circa sei centesimi per ogni kilowattora condiviso. I consumatori ricevono invece un incentivo di circa quattro centesimi per kilowattora. Il costo di adesione è molto basso, circa 30 euro annui.
La semplicità di accesso e la presenza di incentivi importanti rendono le CER un’opportunità concreta per aziende e famiglie. Castellani suggerisce sempre un confronto con tecnici specializzati, poiché ogni progetto richiede analisi accurate. Questo passaggio garantisce reali benefici economici e un corretto inserimento nel sistema di condivisione.
Un esempio concreto arriva dal caso aziendale di Castellanimpianti. L’azienda opera da 77 anni in Friuli Venezia Giulia e ha scelto di investire in un grande impianto fotovoltaico sulla propria sede. La decisione nasce dalla volontà di ridurre i costi energetici e aumentare l’autosufficienza. L’adesione alla CER di Udine ha permesso l’accesso a un contributo a fondo perduto, che ha sostenuto la realizzazione del progetto. Il percorso ha previsto analisi tecniche, valutazioni fiscali e una verifica completa della documentazione.
Energia condivisa, fabbricati più efficienti e territori più resilienti
I benefici ottenuti da Castellanimpianti sono immediati e tangibili. L’azienda ha ridotto le emissioni, migliorato l’efficienza del fabbricato e ottenuto maggiore stabilità nei costi energetici. L’energia prodotta e non consumata viene immessa nella comunità e utilizzata dagli altri associati. Questo sistema riduce gli sprechi, limita le perdite di rete e sostiene la sostenibilità dell’intera area.
Le Comunità Energetiche valorizzano il territorio e supportano la rigenerazione urbana. Consentono la produzione e il consumo locale di energia, riducendo costi operativi e aumentando la competitività delle imprese. ReForumUdine25 conferma ancora una volta il proprio ruolo di piattaforma di conoscenza e innovazione. Le parole del relatore Castellani mostrano come energia, immobiliare e tecnologia siano oggi settori strettamente collegati.
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