L’Intelligenza Artificiale cambia il Real Estate: intervista a Massimo Gobbo di ImmobiGo

L’Intelligenza Artificiale cambia il Real Estate: intervista a Massimo Gobbo, fondatore di ImmobiGo
L’IA nel Real Estate: intervista a Massimo Gobbo di ImmobiGo. Il settore immobiliare, tra i più tradizionali e longevi, sta vivendo una trasformazione senza precedenti grazie all’Intelligenza Artificiale. A guidarci in questa rivoluzione è Massimo Gobbo, socio fondatore di ImmobiGo, agenzia immobiliare, che a Luglio di quest’anno, presso la Camera dei Deputati a Roma durante i Rental Awards 2025, è stata la prima agenzia immobiliare del premiata come eccellenza in Friuli Venezia Giulia.
Sig.re Gobbo, quanto è già presente l’Intelligenza Artificiale nel Real Estate?
«L’impatto è enorme. Riduciamo i margini di errore nelle valutazioni e ottimizziamo le strategie di vendita. Grazie ai big data e al machine learning analizziamo in tempo reale tendenze di mercato, domanda e variabili territoriali. Questo significa stime più precise, tempi di vendita ridotti e maggior valore per i clienti». Prima le valutazioni si basavano su comparazioni con immobili simili e sull’esperienza dell’agente. Oggi l’AI integra:
- prezzi storici,
- previsioni economiche,
- qualità dei servizi della zona,
- trend digitali e social.
Il risultato è una valutazione oggettiva e affidabile, che porta vantaggi sia ai venditori che agli acquirenti.
E sul fronte del marketing immobiliare, quali sono i vantaggi concreti?
«L’AI analizza i comportamenti online e crea campagne iper-personalizzate, mirate a chi è realmente interessato. Inoltre, con la computer vision possiamo migliorare immagini e video e utilizzare il virtual staging, mostrando una casa arredata o ristrutturata. Questo aumenta l’appeal degli annunci e accelera le decisioni».
Il virtual staging è una tecnica che utilizza software di grafica avanzata per arredare digitalmente gli immobili vuoti o da ristrutturare. L’acquirente può così immaginare la casa “già vissuta”, aumentando il coinvolgimento emotivo e riducendo i tempi di vendita.
C’è chi teme che l’AI possa sostituire il lavoro dell’agente immobiliare. Lei cosa ne pensa?
«L’AI non sostituirà il professionista. È uno strumento potente, ma resta un supporto. Empatia, negoziazione, conoscenza del territorio e rapporto di fiducia non sono replicabili da un algoritmo. Quello che vedremo sarà una collaborazione sempre più stretta: tecnologia e persone insieme per risultati migliori».
Quali sviluppi immagina nei prossimi anni?
«Avremo strumenti sempre più sofisticati: dagli assistenti virtuali attivi 24 ore su 24 a sistemi di customer care basati sull’AI. L’immobiliare è antico, ma la tecnologia lo sta trasformando in modo epocale. Chi saprà adattarsi avrà un enorme vantaggio competitivo. In ImmobiGo lo abbiamo capito presto: già da due anni integriamo queste tecnologie al servizio dei nostri clienti».
La visione di Massimo Gobbo dimostra come l’AI non sia un sostituto del professionista, ma un alleato strategico. In un mercato in rapida evoluzione, ImmobiGo rappresenta l’esempio di come un’agenzia locale possa diventare un player nazionale, coniugando innovazione tecnologica e valore umano.